Epic Games ha avviato una nuova causa legale contro Google e Samsung, accusandole di collaborare per ostacolare la distribuzione di app di terze parti sui dispositivi Samsung. Secondo lo sviluppatore di Fortnite, Samsung ha introdotto una funzionalità chiamata “Auto Blocker” che impedisce l’installazione di software proveniente da fonti esterne al Google Play Store, come l’Epic Games Store, limitando così la concorrenza.
Epic afferma che l’Auto Blocker è stato inizialmente introdotto come un’opzione attivabile dagli utenti, ma è stato successivamente trasformato in un’impostazione predefinita che può essere disattivata solo attraverso un complesso processo di 21 passaggi. La compagnia ha pubblicato sul proprio sito una guida dettagliata per superare questo ostacolo, e ora chiede alla Corte Distrettuale degli Stati Uniti in California di imporre a Samsung di rimuovere Auto Blocker come impostazione predefinita sui propri dispositivi.
Epic ha inoltre ricordato il suo precedente scontro legale con Google, sottolineando che la compagnia ha una “lunga storia di accordi anticoncorrenziali con Samsung” e che Google è solita pagare miliardi ai produttori di dispositivi per evitare che competano con il suo Play Store. Durante il processo Epic contro Google, sono emerse prove dettagliate di come Google abbia cercato di impedire ad altri store di app di competere, pagando Samsung affinché non offrisse alternative al Play Store.
Epic sta ora chiedendo un processo con giuria, sostenendo che il comportamento di Google e Samsung danneggia sia gli sviluppatori che i consumatori. Nella sua dichiarazione, la società afferma che l’introduzione dell’Auto Blocker da parte di Samsung sarebbe stata progettata in coordinamento con Google per aggirare le decisioni della Corte Distrettuale in seguito al verdetto della giuria contro Google. Secondo Epic, il comportamento di queste aziende mina sia il verdetto della giuria sia i progressi regolamentari e legislativi a livello globale.
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