Con le sue atmosfere soleggiate e ispirate ai paesaggi italiani, Enotria: The Last Song è un unicum nel suo genere. Nato e sviluppato in Italia dal team Jyamma Games, questo videogioco di ruolo e d’azione ispirato ai Souls è stato capace di rendere il Made in Italy il vero protagonista della sua avventura. Dal nome del luogo in cui si svolgono gli eventi, Enotria, storicamente riconosciuta come una regione del moderno Sud Italia, fino ai personaggi che compongono il suo fastoso cast, tutti gli elementi della trama messa in piedi dallo studio di sviluppo milanese compongono una celebrazione di due tradizioni secolari del Bel Paese: il carnevale e il teatro.
A far da sfondo a intensi combattimenti all’arma bianca e magie, caratteristiche tipiche del tanto acclamato genere videoludico dei Souls, c’è infatti una trama elaborata e ricca di riferimenti culturali. In Enotria: The Last Song, una piaga nota come Canovaccio ha soggiogato gli abitanti di Enotria, obbligandoli ad assumere un ruolo, proprio come in una pièce teatrale. All’origine della maledizione c’è Zanni, maschera con origini risalenti all’epoca romana, trapiantata poi nel teatro di matrice Goldoniana. Nel videogioco, come nella realtà, Zanni plasma e forma due maschere tipiche delle regioni italiane: Arlecchino, lombardo e più precisamente bergamasco, noto per la sua natura esoterica e misteriosa, e Pulcinella, il maestro dell’improvvisazione, simbolo della Campania nel mondo, contraddistinto dal suo carattere allegro e mai scalfito dalle avversità della vita.
E questi sono solo due dei tanti riferimenti alla cultura italiana presenti nell’avventura confezionata dallo studio di sviluppo milanese. Nella schiera degli antagonisti e alleati figurano anche le maschere di Pantalone, Moretta e Balanzone: la prima è tanto celebre da diventare, nel tempo, epiteto per gli abitanti della Serenissima Venezia, la seconda è invece simbolo di mistero e seduzione, con la sua forma storicamente pensata per nascondere non solo le fattezze delle donne che la indossano, ma anche la voce. La terza, infine, è uno dei simboli di Bologna, con il suo nome che ironicamente storpia la parola “bilancia”, simbolo di giustizia ed equilibrio. Non mancano, infine, la maschera di Colombina, nobildonna veneta che nell’immaginario di Enotria funge da guida per Arlecchino e Pulcinella, e quella di Capitan Spaventa, di matrice ligure, un eroe tanto valoroso da diventare protagonista di una fortunata serie di avventure romanzesche, rappresentato nel videogioco come il comandante dell’armata che affronta il Canovaccio. I rimandi al teatro e al Carnevale sono evidenti anche nelle meccaniche di gioco. Nei panni di un protagonista senza Maschera spetta al giocatore liberare il mondo dagli Autori, le entità che tirano i fili del macabro e perpetuo spettacolo. Sfruttando una delle oltre 120 armi disponibili per le 8 classi selezionabili è possibile affrontare in duello e sconfiggere i propri avversari, ottenendo non solo le Maschere da loro indossate ma anche le abilità a esse associate.
Enotria: The Last Song è un gioco di ruolo dall’impalcatura teatrale, in tutti i sensi, nonché titolo perfetto per celebrare il Carnevale. Un viaggio nel cuore della tradizione italiana disponibile su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S, che promette novità in arrivo nel mese di marzo, con ulteriori aggiunte pronte a stupire il pubblico di tutto il mondo. Ai giocatori l’arduo compito di cambiare le sorti di Enotria, abbracciando il proprio destino e diventando la Maschera del cambiamento!

Quando acquisti su Amazon e/o Epic Games Store oppure sottoscrivi un abbonamento ad Amazon Prime tramite i link inclusi negli articoli, supporterai TechGaming, inoltre le Recensioni sono da considerarsi ARTICOLI SPONSORIZZATI, avendo ricevuto GRATIS dai PR il materiale necessario per svolgere il lavoro. Tutte le regolamentazioni sono riportate nella pagina Disclaimer