Dynasty Warriors: Origins non è solo un reboot, ma un vero e proprio rinnovamento della serie Musou. Dopo aver trascorso 60 ore immerso in questa epica avventura, posso dire con sicurezza che Koei Tecmo e Omega Force hanno creato uno dei capitoli più ambiziosi e soddisfacenti della saga. Con battaglie su scala mai vista, un sistema di combattimento profondamente raffinato, una narrativa avvincente e una vasta gamma di contenuti post-gioco, Origins riesce a riportare la serie ai suoi momenti migliori, rendendola accessibile ai nuovi giocatori e imperdibile per i veterani.
Mentre i capitoli precedenti consentivano di controllare vari signori della guerra, Origins adotta un approccio più focalizzato, ponendo il giocatore nei panni di un eroe senza nome, un guerriero vagabondo affetto da amnesia. Questo personaggio, pur essendo talvolta troppo emotivamente piatto, offre una nuova prospettiva sugli eventi storici, guidando i giocatori attraverso i primi anni della ribellione dei Turbanti Gialli, la caduta di Dong Zhuo e le alleanze che hanno plasmato i Tre Regni.
La struttura narrativa è ulteriormente arricchita dalla possibilità di scegliere un’alleanza (Shu, Wei o Wu) a metà della campagna. Questa scelta non solo influenza lo sviluppo della storia, ma offre un incentivo a rigiocare per scoprire le diverse ramificazioni narrative e sbloccare i “finali veri” del gioco.
L’azione frenetica e spettacolare che ha reso famosa la serie è più viva che mai in Origins. Le battaglie 1 vs 1000 sono state portate a un livello superiore, con un numero impressionante di nemici su schermo e un arsenale di armi variegato. Ogni arma offre un sistema unico di mosse e abilità, incentivando il giocatore a sperimentare nuovi stili di combattimento.
- Battle Arts e Musou Attacks: Le abilità speciali e gli attacchi Musou sono spettacolari e devastanti, capaci di trasformare il campo di battaglia in un turbinio di distruzione.
- Sistema di Bravery: L’aggiunta del sistema di Bravery, che si accumula parando o schivando attacchi, aggiunge un livello strategico alle battaglie, premiando la precisione e il tempismo.
- Tactics: L’uso tattico delle risorse, come frecce infuocate e altre abilità di squadra, permette di influenzare l’esito delle battaglie in modi creativi e soddisfacenti.
La difficoltà crescente e le modalità Hero e Ultimate offrono sfide appaganti, spingendo i giocatori a padroneggiare ogni aspetto del sistema di combattimento. Il mondo di Origins è presentato come una mappa vivente, con montagne, fiumi e foreste che aggiungono profondità e strategia all’esplorazione. Le missioni principali sono intervallate da attività secondarie, come schermaglie e sfide, che offrono ricompense utili per migliorare il personaggio e sperimentare nuove combinazioni di armi e abilità.
Nonostante i suoi numerosi pregi, Origins non è privo di difetti. Il protagonista, pur essendo centrale alla trama, manca di carisma ed emotività, il che rende alcune scene meno coinvolgenti di quanto potrebbero essere. Inoltre, la ripetitività di alcune missioni secondarie può affievolire l’entusiasmo nei momenti di transizione narrativa.
Dynasty Warriors: Origins è un’esperienza straordinaria che riesce a combinare il meglio della serie con nuove idee e miglioramenti significativi. È un capitolo che riesce a bilanciare azione, strategia e narrativa in modo magistrale, offrendo un prodotto che appaga tanto i fan di lunga data quanto i neofiti. Un must per gli amanti dell’azione epica e della storia dei Tre Regni, Origins rappresenta un nuovo inizio che promette di rilanciare la serie verso nuove vette.
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