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Dustborn è un flop? Numeri molto ma molto deludenti su Steam

Il recente lancio di Dustborn, l’ultima fatica di Red Thread Games, sembra essere avvolto da una nube di delusione. Nonostante l’attesa che circondava il titolo, i primi dati suggeriscono che il gioco potrebbe non aver raggiunto il pubblico sperato, almeno su PC. Secondo le statistiche di Steamdb, Dustborn non è mai riuscito a superare la soglia dei 100 giocatori contemporanei, un dato preoccupante per un titolo che ambiva a farsi strada nel panorama degli action adventure.

Il gioco, pubblicato sotto l’etichetta Spotlight by Quantic Dream, ha avuto un picco massimo di soli 83 giocatori contemporanei su Steam dal suo lancio avvenuto il 20 agosto. Un numero che, in una realtà dominata da giochi che raccolgono migliaia di utenti fin dalle prime ore di disponibilità, suona come un campanello d’allarme. Attualmente, il numero di giocatori attivi è sceso a 26, evidenziando un calo di interesse già nelle prime 48 ore post-lancio.

Sebbene non siano ancora disponibili dati di vendita ufficiali, il fatto che Dustborn abbia raggiunto solo la 519esima posizione nella classifica globale di Steam per ricavi potrebbe essere indicativo di una partenza al rallentatore, se non addirittura di un vero e proprio flop commerciale.

Un altro indicatore delle difficoltà incontrate da Dustborn è il numero di recensioni ricevute. Su Steam, solo 24 utenti hanno espresso la loro opinione (32 se includiamo gli acquisti fatti al di fuori della piattaforma). Pur con un giudizio prevalentemente positivo (83% delle recensioni), la quantità di recensioni è sorprendentemente bassa, specialmente considerando la campagna promozionale che ha preceduto il lancio.

Ma cosa ha portato a questa debacle? Diverse ipotesi possono essere formulate. Una delle più plausibili riguarda la forte connotazione politica del gioco. Dustborn affronta temi sociali e politici complessi, che potrebbero non aver risuonato con una parte significativa del pubblico, scoraggiandone l’acquisto. In un mercato videoludico in cui il rischio di polarizzazione è sempre presente, un approccio narrativo troppo diretto può alienare una porzione di giocatori.

Inoltre, il gioco potrebbe aver sofferto anche di una scarsa ottimizzazione o di meccaniche di gioco non del tutto convincenti. Nonostante la storia e i personaggi siano stati generalmente apprezzati, come riportato in alcune recensioni, la presenza di problemi tecnici o di design potrebbe aver frenato l’entusiasmo iniziale dei giocatori.

Il fallimento del lancio di Dustborn solleva domande più ampie sullo stato attuale del mercato dei videogiochi. Con un pubblico sempre più esigente e un’offerta di titoli in costante espansione, anche produzioni con un buon livello di qualità possono faticare a trovare il loro spazio. La concorrenza spietata, unita a una certa saturazione del mercato, rende difficile prevedere quale sarà il destino di Dustborn nei prossimi mesi.

Forse, con il tempo, il gioco potrebbe trovare una seconda vita, magari attraverso aggiornamenti, miglioramenti tecnici o una maggiore esposizione su console. Tuttavia, al momento, la strada per Dustborn appare in salita, e solo il tempo dirà se sarà in grado di superare le difficoltà iniziali e conquistare il pubblico che tanto desiderava.

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