Se oggi vi trovate a navigare sulla pagina Steam di Dragon’s Dogma 2, non potete non notare l’inaspettata marea di recensioni negative che sembra aver invaso il titolo. Al momento della stesura di questo articolo, la media delle valutazioni degli utenti è drasticamente bassa, con solo il 39% delle opinioni ritenute positive.
Ma cosa ha scatenato questa reazione così accesa da parte della community? La risposta risiede nelle microtransazioni, rivelate in modo sorprendente solo dopo il lancio del gioco. Sebbene fossero state accennate nelle guide fornite alle redazioni per le recensioni, Capcom non aveva mai divulgato questo particolare agli utenti, scatenando quindi una comprensibile ondata di rabbia da parte dei fan.
Le microtransazioni in questione comprendono oggetti come i Telecristalli, venduti a 2,99€ l’uno, che consentono di sbloccare destinazioni per il viaggio rapido (una mossa apparentemente ironica, considerando che il direttore del gioco li definiva una feature per “giochi noiosi”), e gli Incensi dell’ambivalenza, acquistabili a 1,99€, che permettono di cambiare casualmente l’orientamento della pedina del giocatore.
Tali aggiunte non solo hanno infastidito profondamente la base di fan, ma hanno anche alimentato il sospetto che Dragon’s Dogma 2 sia stato progettato deliberatamente con ostacoli per favorire le microtransazioni. Le proteste degli utenti non si sono limitate alle sole recensioni su Steam; è probabile che si riverseranno anche su piattaforme come Metacritic non appena verranno aperte le valutazioni degli utenti. Resta da vedere se gli sviluppatori risponderanno alle preoccupazioni della community in modo chiaro e risolutivo.
A complicare ulteriormente la situazione ci sono i problemi tecnici, in particolare per le versioni PC del gioco. Il frame rate deludente ha costretto persino Capcom ad ammettere i problemi e a promettere correzioni attraverso patch. Tuttavia, sembra che una soluzione per migliorare le prestazioni sia già stata individuata, sebbene richieda interventi significativi.
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