Il tanto atteso Dragon Age: The Veilguard ha debuttato con recensioni generalmente positive e un’accoglienza calorosa da parte della critica. Tuttavia, nonostante il lancio tecnicamente ben riuscito, il titolo ha fallito nel raggiungere le aspettative di vendita di Electronic Arts, portando a una drastica riduzione del personale in BioWare
Durante la recente chiamata sugli utili trimestrali, il CEO di EA, Andrew Wilson, ha affrontato la questione, lasciando intendere che l’assenza di funzionalità live service potrebbe essere stata un errore strategico, come riportato sulle pagine di pcgamer.
“Il terzo trimestre non ha prodotto i risultati finanziari che volevamo o che ci aspettavamo”, ha dichiarato Wilson. “Anche quando un gioco è sviluppato e pubblicato con grande cura, può non soddisfare le nostre aspettative finanziarie. Per superare il pubblico di nicchia, i giochi devono connettersi direttamente alle esigenze in evoluzione dei giocatori, che cercano sempre più funzionalità condivise e un coinvolgimento più profondo accanto a narrazioni di alta qualità in questa amata categoria.”
Pur senza dichiararlo esplicitamente, il messaggio sembra chiaro: The Veilguard non ha conquistato un pubblico sufficientemente ampio, e la sua natura esclusivamente singleplayer potrebbe essere la causa principale del mancato successo commerciale.
Inizialmente, il gioco era stato pensato per includere una componente live service significativa, in linea con la strategia di EA per monetizzare i propri titoli nel lungo periodo. Tuttavia, dopo il fallimento di Anthem, BioWare ha deciso di tornare a un’esperienza puramente singleplayer, eliminando qualsiasi meccanica online persistente.
Ora, con le dichiarazioni di Wilson che sottolineano l’importanza di esperienze più condivise e immersive, sembra che EA consideri questa scelta un errore. Anche Stuart Canfield, CFO dell’azienda, ha ribadito il concetto:
“Storicamente, la narrazione blockbuster è stata il principale modo in cui l’industria ha portato le IP più amate ai giocatori. Le performance finanziarie del gioco evidenziano l’evoluzione del mercato e rafforzano l’importanza di riallocare risorse verso le opportunità più significative e con il maggiore potenziale.”
In altre parole, la priorità di EA è massimizzare i ricavi attraverso modelli live service, piuttosto che puntare su giochi a pagamento con una storia conclusiva.
Le conseguenze di questo flop si stanno già facendo sentire. Con la drastica riduzione del team di BioWare, il futuro del franchise Dragon Age è in bilico. Ma l’impatto potrebbe estendersi anche ad altri progetti dello studio, come il nuovo Mass Effect.
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