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Diablo 2 Resurrected: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Quando si decide di riportare alla luce un vecchio titolo di un franchise tanto amato mediante la remastered, bisogna essere certi che il lavoro venga fatto come si deve sia per conquistare nuovi giocatori che attirare i veterani. Quest’oggi voglio condividere con voi la Recensione di Diablo 2 Resurrected in versione PS5. Quando si pensa ad una remastered spesso ci si ritrova di fronte la medesima esperienza del gioco originale, con una spolveratina quà e là al fine di migliorare il comparto grafico ed alcune caratteristiche del titolo, senza stravolgere il gameplay dell’epoca, dopotutto non si tratta di un remake o un reboot. In alcuni casi la remastered non migliora poi molto rispetto il titolo originale, in altri invece il lavoro viene svolto in modo così maniacale da sembrare un remake, ad ogni modo il fattore nostalgia è la chiave del successo della rimasterizzazione di un vecchio gioco.

Lo sviluppo a cura di Vicarious Vision è la dimostrazione di come lo scopo non era semplicemente quello di riportare alla luce il secondo capitolo di uno dei franchise RPG isometrici più amati, ma di farlo nel migliore dei modi, rimanendo fedele all’opera originale ma portandola al livello successivo, con una serie di accorgimenti non indifferenti, dando la sensazione se non fosse per le meccaniche dell’epoca, di trovarsi di fronte un nuovo capitolo della serie. Diablo 2 accoglie il giocatore come se 20 anni non fosserò mai trascorsi, portandovi nelle terre di Sanctuary e vivendo la medesima esperienza dell’epoca, con netti miglioramenti a missioni, statistiche degli oggetti ed altri aspetti quali animazioni, incantesimi, colonna sonora, il tutto realizzato in modo da attirare a sè sia i veterani che i nuovi giocatori. La caratteristica principale più interessante risiede nella possibilità di tornare alle origini, in cui il comparto grafico era limitato dagli hardware di quel periodo, oggigiorno improponibili per soddifare le esigenze di chi ricerca una grafica dettagliata.

Vicarious è stata attenta a realizzare una remastered che riporta su schermo le scie luminose accecanti degli incantesimi, la luce emessa dalle torce e i meandri oscuri dei dungeon. Il lavoro svolto dal team è a dir poco sbalorditivo, dall’effetto della pelliccia ai riflessi delle pozzanghere, dettagli che pur essendo il gioco isometrico possono essere ammirati ed apprezzati. Sette le classi presenti in gioco che hanno ricevuto un trattamento di favore, con una cura nel dettaglio del loro aspetto a dir poco maniacale. Resurrected include il gioco base e l’espansione Lord of Destruction per un’esperienza completa e definitiva, con tutti i bilanciamenti, correzioni e patch rilasciate nel tempo, nuove ricette, incantesimi, rune e ritocchi che vi permetteranno di apprezzare al meglio l’esperienza. Rispetto Diablo 3, in Diablo 2 le ambientazioni sono più oscure e la difficoltà è evidente per i giocatori che cercano un certo grado di sfida. Da apprezzare le nuove animazioni, il supporto per gli schermi wide screen bilanciamenti che rendono l’esperienza appetibile da qualsiasi tipo di giocatore che sia un veterano o nuovo. Naturalmente Diablo 2 non è solo PvE ma anche PvP.

Nei giochi di ruolo è risaputo che i Drop sono tutto, disabilitando la nuova espansione potrete tornare a giocare al vecchio Diablo con Drop semplificati oppure affidarvi al nuovo sistema, ricompense che chiaramente variano in estetica quanto caratteristiche. Da elogiare anche il lavoro svolto nel comparto audio, con colonne sonore mozzafiato ed effetti curati nel dettaglio. Tra i ritocchi è da segnalare anche la modifica all’inventario, che abbandona il vecchio zaino che all’epoca era così limitato da non portare poi molte cose con sè. Il sistema dell’epoca era pur sempre il sistema dell’epoca, oggi viene proposto un modo migliore e più semplificato, immediato e ordinato di confrontare gli oggetti per comprendere quali scartare e quali conservare o utilizzare. L’oro viene raccolto automaticamente e potrete disporre di una cassa in comune per tutti i personaggi che utilizzate, dalla quale attingere l’occorrente in caso di bisogno, addio dunque al trasferimento degli oggetti.

Mediante la riorganizzazione automatica dell’inventario è possibile trovare velocemente e facilmente ciò di cui avete bisogno. Se è la prima volta che vi avvicinate alla serie Diablo non vi celo che si tratta di un GDR vecchia scuola di stampo isometrico, con visuale dall’alto per intenderci, la quale vi permette di avere un quadro generale di ciò che accade attorno a voi, con un combattimento in tempo reale, dunque nulla di strategico, potrete muovervi liberamente per lo scenario, interagire con gli oggeti, gestire l’inventario, equipaggiarvi a dovere, vendere, acquistare e scartare ciò di cui avete o no bisogno, potrete esplorare dungeon in cerca di oggetti utilli, imbattervi in numerosi nemici da sconfiggere per farvi livellare e fare una visita ai campi dove interagire con i personaggi. Diablo 2 Resurrected è bello da vedere quanto da giocare, seppure siano trascorsi 20 anni dal lancio, coinvolgente, divertente ed estremamente longevo, qualora amiate il completismo. Un’esperienza che seppur siano trascorsi molti anni ancora oggi riesce a destare l’attenzione dell’appassionato di GDR.

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