Tech Gaming
SOCIAL:
Filed under: Recensioni

Death Stranding Director’s Cut: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Quando si parla di Metal Gear Solid è inevitabile associare il capolavoro alla geniale mente di Hideo Kojima. Anni fa il celebre sviluppatore lasciò Konami per fondare lo studio di sviluppo Kojima Productions, ed oggi voglio condividere con voi la Recensione di Death Stranding Director’s Cut, il primo capolavoro di Kojima per il nuovo studio, disponibile anche su PS5 a distanza di tempo dal lancio delle versioni standard su PS4 e PC.

Death Stranding vi fa vestire i panni di Sam, interpretato da Norman Reedus (The Walking Dead vi dice nulla?), un uomo solitario il cui unico scopo nella vita è quello di consegnare dei pacchi da una parte all’altra del continente statunitense.A differenziarlo dagli altri è la presenza di impronte di infanti sul suo corpo, malattia che gli impedisce il contatto con altri esseri umani. L’America è oramai in rovina, sono pochi i sopravvissuti, i quali cercano di vivere la propria vita con le poche risorse a disposizione.

Sam avrà l’arduo compito di riconnettere gli Stati Uniti in un mondo in cui vita e morte si fondono tra loro. Una trama che farebbe esclamare a chiunque “Kojima, cosa hai fumato?” eppure in grado di intrattenere il giocatore per la sua originalità. Una storia impossibile da raccontare e che può essere compresa solo vivendola personalmente.

Nel gioco dunque controllerete Sam e dovrete caricarvi di pacchi su pacchi da consegnare inizialmente a piedi, successivamente con i veicoli ad avventura inoltrata da un luogo all’altro. Death Stranding è il simulatore dei corrieri ironicamente parlando, ma con una trama così profonda da lasciare un’impronta indelebile nel cuore del giocatore.

Il gioco inizia con la prima consegna, in un mondo in cui la pioggia è nociva non solo per la salute del protagonista ed i pochi sopravvissuti, ma anche per la merce trasportata. Death Stranding vi farà esplorare un vasto mondo in cui pioggia, desolazione, morte e solitudine la fanno da padrone.

Dopo aver portato a termine l’epilogo vi ritroverete con la prima, ardua e lunga consegna delle tante che dovrete svolgere nel corso dell’avventura. Il protagonista dispone di una tuta super accessoriata che gli consente di agganciare i pacchi a varie parti del corpo, al fine di trasportarne il maggior numero possibile.

Le missioni di consegna vengono affidate da appositi terminali, presso i quali è possibile accettare non solo incarichi legati alla storia ma anche attività secondarie. Nel corso delle lunghe consegne capiterà spesso di imbattersi in pacchi abbandonati, costruzioni di vario tipo, veicoli e quanto altro ancora, appartenenti o costruiti da altri giocatori.

Death Stranding offre un multiplayer asincrono, simile a quello visto nei capolavori firmati From Software. Vi capiterà di imbattervi in segnali di vario tipo lasciati da altri giocatori, pacchi abbandonati o perduti dagli stessi, i quali potranno essere consegnati per intascare la ricompensa ed aiutare allo stesso tempo gli ex corrieri degli stessi o costruzioni come scale, ponti, corde ed altro ancora che vi torneranno utili.

Death Stranding può essere definito il primo gioco Social, in cui l’interazione con altri giocatori avviene in un modo totalmente unico, originale e differente dalla massa, e dove i Mi Piace non recano solo gratificazione ma anche ricompense.

Avvicinandosi ad una struttura, un segnale o un gadget lasciato da altri giocatori, è possibile ricorrere ai Mi Piace per ringraziare il gentil gesto, premiando sia l’autore che voi stessi. Durante le esplorazioni vi capiterà di imbattervi anche in risorse da raccogliere per dare vita ad equipaggiamenti e costruzioni di vario tipo attraverso il crafting.

Con le risorse potrete costruirvi scale da portare con voi per attraversare burroni, fiumi o scalare una montagna, corde per scendere da una rupe evitando di danneggiare se stessi ed i pacchi trasportati ed ogni altro oggetto utile allo scopo.

Dopo aver accettato una missione presso il terminale è possibile decidere cosa portare con se e dove agganciarlo, ed è inutile dirvi che più sono i pacchi o gli oggetti trasportati e maggiore sarà il peso dell’equipaggiamento, il quale inciderà non solo sulla velocità di movimento di Sam ma anche sulla stabilità.

Trasportando numerosi pacchi vedrete gli stessi barcollare durante il trasporto, costringendovi a premere costantemente i dorsali per evitare di cadere a terra. Attraverserete vallate, spiagge, fiumi e montagne, luoghi in cui farete la conoscenza dei nemici che popolano il vasto mondo di gioco, da umani pronti a saccheggiarvi e porre fine al vostro viaggio a delle misteriose, pericolose e oscure presenze.

Ad avventura inoltrata potrete contare sul combattimento corpo a corpo e su armi di vario tipo, utili sia per stordire che eliminare i nemici. In presenza delle oscure creature Sam dovrà trattenere il fiato per muoversi silenziosamente fino ad uscire fuori dall’area d’azione delle stesse, pronte a trascinare il protagonista negli abissi.

Nel corso del viaggio verrete accompagnati da un infante racchiuso in una sorta di capsula, con il quale potrete avvistare le suddette creature o scannerizzare l’ambiente circostante, infante che può stressarsi a seguito di cadute o attraversate in acque alte, iniziando a piangere e costringendo il giocatore a cullarlo con l’ausilio del Dual Shock 4. 

Al termine di ogni consegna riceverete le corrispondenti ricompense a seconda del carico trasportato, il tempo impiegato e le condizioni della merce. I veicoli che potrete guidare si suddividono in moto a 3 ruote e furgoni di vario tipo, indispensabili per trasportare un numero maggiore di pacchi.

I veicoli possono deteriorarsi, rompersi o scaricarsi e lo stesso vige per gli stivali del protagonista, i quali una volta rotti possono portare Sam a prendere delle infezioni pericolose per la propria salute. 

Death Stranding abbraccia alcune meccaniche dai Survival come la necessità di nutrirsi con delle strane creature, riposarsi da un viaggio all’altro, fare il bagno o andare di corpo. Visitando uno dei tanti centri è possibile studiare i documenti, cambiarsi d’abito, analizzare l’infante e rilassarsi.

Death Stranding non è un gioco per tutti questo è certo, alcuni potrebbero trovare noioso il dover attraversare lunghe vallate a piedi per consegnare dei pacchi. La colonna sonora da pelle d’oca, una trama originale quanto emotiva ed un comparto grafico eccelso rendono la nuova avventura di Kojima degna di essere vissuta. La versione Director’s Cut presenta una lunga serie di miglioramenti e contenuti inediti che estendono notevolmente l’esperienza di gioco, mediante il tracciato, nuove località da esplorare, nemici da sconfiggere, armi ed equipaggiamenti vari e missioni.

Condividilo