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Dead Space Remake: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Era il lontano 2011 quando EA lanciò sul mercato una nuova serie Horror, il cui successo portò allo sviluppo di due seguiti, ed oggi a distanza di ben 12 anni torna con il Remake. Dopo aver trascorso del tempo in sua compagnia, a seguire voglio condividere con voi la Recensione di Dead Space Remake. Il suddetto titolo arriva poco dopo il lancio di The Callisto Protocol, sviluppato dallo stesso autore, nel quale vestite i panni di Isaac Clarke, un ingegnere spaziale, chiamato ad indagare su delle anomalie avvenute a bordo di una grande nave spaziale dal nome Ishimura, in compagnia del suo equipaggio. All’arrivo però scoprirà che i guasti di livello critico causati allo scafo, in realtà celano qualcosa di ben più pericoloso. L’equipaggio ha recuperato una potente e pericolosa reliquia dal nome Il marchio, causando la mutazione dei membri dell’Ishimura in terricanti mostri. Spetterà a Isaac riparare i danni della nave, salvare eventuali superstiti e cercare allo stesso tempo di sopravvivere agli orrori nell’oscurità dello spazio. Il Remake di Dead Space è la prova di come un lavoro ben fatto possa sia proporre la stessa esperienza dell’epoca, che apportare una lunga serie di migliorie, rivolte ad offrire al giocatore una ventata di aria fresca, scoprendo o riscoprendo un titolo che in quegli anni ebbe un certo successo.

Dead Space Remake, contrariamente a The Callisto Protocol, è più accessibile in termini di giocabilità, data dalla possibilità di selezionare svariati livelli, con ulteriori agevolazioni fin dai primi minuti, dalle armi recuperabili in giro ad una quantità non indifferente di munizioni e medikit, oltre che materiali necessari per il potenziamento di armi ed armatura presso le stazioni di servizio. Dead Space all’epoca era ed è tutt’oggi concepito per permettere a chiunque tolleri l’horror di arrivare ai titoli di coda, merito sopratutto dei tanti e tanti salvataggi disseminati per la mappa. Il titolo non si affida al sistema automatico, di conseguenza siete voi a decidere quando salvare la partita, per questo motivo l’ishimura vanta una quantità industriale di salvataggi manuali. I nemici incontrati sono diversificati tra di loro e aggressivi, ma tutti accumunati da un punto debole, gli arti. Potrete reciderli con le armi a disposizione . Di stanza in stanza troverete armadietti da aprire, casse da distruggere e stanze inizialmente bloccate, le quali richiederanno un certo livello per accedervi, al cui interno troverete tutto il necessario per potenziarvi. Oltre i salvataggi ed i negozi potrete interagire con un tavolo, presso il quale spendere la valuta ottenuta dagli acquisti o recuperata in giro, per migliorare le caratteristiche di tuta ed ogni singola arma sbloccata.

Se la prima arma viene data automaticamente per potersi difendere, le restanti potranno essere ottenute solo esplorando, spulciando ogni stanza che troverete nell’Ishimura e interagendo con ogni singolo armadietto o cassa. I potenziamenti sono rivolti per lo più all’incremento di danni, resistenza e capacità. Oltre un comparto grafico notevolmente migliorato rispetto il titolo originale, il Remake offre un’esperienza audio senza precedenti. Grazie alle Pulse 3D Wireless di PS5 potrete immergervi appieno nella terrificante e spaventosa esperienza horror, udendo ad esempio grida, rumori nei condotti, versi ed altro ancora in lontananza,ravvicinati e in locazioni specifiche, dandovi a volte la sensazione che qualcuno o qualcosa sia in arrivo nella vostra direzione, o che sbuchi da un momento all’altro da un condotto d’aria. Il suono in Deasd Space Remake ricopre un ruolo chiave, è qualcosa di eccezionale, se unito ad un comparto grafico che gioca bene le sue carte quando si tratta di oscurare totalmente lo schermo, affidandovi alla sola torcia per orientarvi nel buio. Come detto Dead Space è accessibilissimo come titolo, non vi troverete con quel senso di frustrazione data dall’impossibilità di proseguire l’avventura, a causa di un boss o nemici così aggressivi da impedirvi di superare uno specifico punto.

Altra nota a favore risiede nel caricamento così rapido da rendere il Remake di Dead Space un titolo i cui capitoli sono continuativi, senza pause per intenderci, come accadeva all’epoca. Seppure l’avventura sia divisa in capitoli, questi avverranno in sequenza, vi accorgerete del passaggio da uno all’altro solo per via di una notifica. Lanciando il gioco vi troverete in partita in men che non si dica, il lavoro svolto dal team su questo aspetto è da prendere seriamente in considerazione. Certo, non manca all’appello la ripetitvità data da azioni che dovrete intraprendere svariate volte nel corso dell’avventura, ma nel complesso il Remake di Dead Space è un titolo che può essere considerato sia come nuovo gioco da chi non lo ha mai esplorato in passato, che un ritorno alle origini ma in chiave moderna, un lavoro egregio sotto ogni punto di vista, dal grafico al sonoro, dal gameplay alla longevità, nonostante avrei sicuramente preferito il salvataggio automatico al solo manuale, nulla che chiaramente non sia risolvibile con un aggiornamento.

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