Era il 9 settembre 1996 quando Crash Bandicoot debuttò su PSX, il successo portò alla realizzazione di una trilogia, accompagnata nel tempo da ulteriori titoli spinoff.
Qualche anno fa la trilogia è tornata con un remake sviluppato da Toys for Bob, la quale ha dato poi vita anche a Spyro: Reignited Trilogy, ossia il remake sulla trilogia del celebre draghetto.
Il successo del remake della trilogia di Crash Bandicoot ha motivato il team a proseguire la trama, ed oggi voglio condividere con voi la Recensione di Crash Bandicoot 4, disponibile su PS4 e Xbox One ma in arrivo anche su console di nuova generazione.
Crash Bandicoot 4 Recensione
Parto subito anticipandovi che Crash Bandicoot 4 è decisamente più umano rispetto la trilogia, dimostra fin da subito pietà nei confronti sia di chi non ha molta dimestichezza con i platform impegnativi, che coloro che non sono cresciuti con la trilogia, la quale a volte era così impegnativa e frustrante da demoralizzare i giocatori.
Quando si parla di Crash Bandicoot ogni giocatore che ha avuto modo di completare la trilogia, assocerà inevitabilmente il gioco ad un particolare livello che gli ha portato via tempo e salute, nel mio caso il ponte di Crash Bandicoot 1, anche se in realtà vi era un metodo semplice per superarlo. Crash Bandicoot 4 offre 2 modalità di gioco, Moderna e Retrò. Nella prima modalità si hanno vite infinite, nella seconda invece sono limitate.
Avere vite infinite vale a dire la possibilità di provare e riprovare senza preoccuparsi di dover ricominciare il livello o boss dall’inizio in caso di morte. Ed è qui che entrano in gioco i checkpoint, i quali sono davvero numerosi, vi capiterà di imbattervi spesso in essi nel corso di un livello, addirittura nei boss, ciò vi permette di riprendere la partita dall’ultimo punto raggiunto ad ogni morte, evitandovi la frustrazione di dover ricominciare tutto dall’inizio.
Ricordate quando in passato vi mancava un colpo per uccidere il boss ed eravate costretti a rifarlo completamente dopo aver perso la vita? In Crash Bandicoot 4 se giocate in modalità Moderna non avrete di questi problemi, ed è inutile dirvi che l’asticella della difficoltà scende di molto in questo caso.
Se le vite infinite ed i tanti checkpoint non vi bastano, vi vengono in aiuto 2 ulteriori sistemi, il primo pensato per permettere ai giocatori di capire dove si atterra quando si salta, grazie ad un apposito indicatore circolare, disattivabile dalle impostazioni, e l’altro riguardante la comparsa di un checkpoint quando si perde la vita molte volte nello stesso punto.
Tirando le somme sul lato difficoltà, avrete intuito che il gioco pur essendo un minimo impegnativo in alcuni livelli, permette a tutti di giungere ai titoli di coda. Una scelta a mio avviso da apprezzare, in quanto il gioco diventa sia accessibile a chi non è pratico, che impegnativo a chi cerca della sfida, dunque è il giocatore a decidere se affrontare l’avventura in modalità relax o frustrazione.
La storia di Crash Bandicoot 4 riprende dagli eventi del terzo capitolo, dove Cortex e Dr N. Tropy sono rimasti intrappolati in una dimensione, sperduti nel tempo. Con l’aiuto della perfida maschera Uka Uka aprono dei varchi temporali, pronti a fuggire per dominare lo spazio tempo. Crash Bandicoot 4 arricchisce la già esilarante e impegnativa avventura vista nella trilogia con l’introduzione di 4 maschere magiche, le quali se indossate conferiscono a Crash dei poteri.
Dalla maschera in grado di rallentare il tempo a quella che permette di alterare la gravità, maschere ovviamente utilizzabili in specifici punti del livello, una meccanica decisamente gradita quanto originale. Per la prima volta nella serie è possibile impersonare non solo i panni di Crash e Coco ma anche di new entry, come Dingodile, Tawna e lo stesso Cortex, con missioni a loro dedicate. La modalità Storia si divide in mondi, dove in ognuno di essi troverete livelli principali e secondari.
Non mancano all’appello le gemme da raccogliere in ciascun livello, indispensabili per sbloccare skin per Crash e Coco, permettendo ai giocatori di personalizzare il look dei protagonisti. In Crash Bandicoot 4 vi è molto da fare, anche se il numero di boss da affrontare che siano principali o secondari è estremamente ridotto, oltre ad essere semplici da sconfiggere. I livelli spaziano dalla preistoria al futuro, dal giappone feudale ad una città che sembra uscita dal regno dei morti di Coco (il lungometraggio animato della Pixar).
Sul fronte grafico il titolo è da elogiare, sia negli scenari che nei personaggi, con animazioni curate nei minimi dettagli ed un doppiaggio in italiano, il quale conferisce a ciascun protagonista e antagonista il giusto carisma e caratterizzazione. Crash Bandicoot 4 vi conquisterà fin da subito, sia che siate cresciuti con la trilogia che nuovi giocatori.
Crash Bandicoot 4 Gameplay Trailer
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