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COD Black Ops 6 BETA: L’Anti Cheater banna i pro perchè li riconosce come Cheater

La Beta di Call of Duty: Black Ops 6 è finalmente iniziata, e come previsto, ha attirato milioni di giocatori da tutto il mondo, impazienti di provare l’ultima iterazione della serie sviluppata da Treyarch. Tuttavia, l’entusiasmo iniziale è stato rapidamente offuscato da una serie di problemi che stanno emergendo in queste prime fasi di test.

Uno dei principali problemi riguarda la presenza massiccia di cheater, un fenomeno tristemente comune nelle Beta di Call of Duty, ma che questa volta sembra essere particolarmente accentuato. I social media sono invasi da video di giocatori che utilizzano wall hack, aimbot e altri exploit per ottenere vantaggi illeciti. Questo problema solleva preoccupazioni non solo per l’esperienza di gioco attuale, ma anche per il futuro del titolo, che uscirà ufficialmente il 25 ottobre. L’anti-cheat TeamRICOCHET, che dovrebbe proteggere i giocatori onesti, sembra non essere ancora completamente operativo, lasciando la porta aperta a chi vuole imbrogliare.

Un altro aspetto controverso riguarda i ban automatici che stanno colpendo diversi Pro Player. In un paradosso che ha del comico, alcuni giocatori professionisti sono stati bannati dalla Beta per le loro prestazioni troppo elevate, scambiate erroneamente per attività di cheating. Tra le vittime di questi ban temporanei troviamo Shotzzy degli OpTic Texas e Kismeth dei Cloud9. Sebbene i ban siano stati rapidamente revocati, l’incidente evidenzia i limiti dell’attuale sistema di anti-cheat, che fatica a distinguere tra abilità straordinarie e barare.

Dal punto di vista del gameplay, la Beta ha già visto l’emergere di un’arma che sta dominando il meta: la Jackal PDW. Questa mitraglietta leggera (SMG), caratterizzata da un rinculo estremamente ridotto e una gittata sorprendentemente lunga, è considerata troppo potente rispetto alle altre armi disponibili, creando un evidente squilibrio. I giocatori segnalano che la Jackal PDW è in grado di competere, e spesso superare, la SWAT-556, un fucile d’assalto teoricamente superiore sulle lunghe distanze. Questo ha portato a richieste di bilanciamento da parte della community, che spera in un aggiustamento prima del lancio ufficiale.

Nonostante queste criticità, è importante ricordare che lo scopo delle Beta è proprio quello di identificare e risolvere i problemi che potrebbero non emergere durante i test interni. Treyarch ha quindi ancora tempo per correggere il tiro, soprattutto considerando che la Beta continuerà fino alle 19:00 del 4 settembre per chi ha accesso anticipato, e dal 6 al 9 settembre per tutti gli altri.

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