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Clive ‘N’ Wrench: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Chi è cresciuto con i platform conoscerà sicuramente giochi come Donkey Kong Country, Conker, Banjo & Kazooie, Spyro the Dragon, Crash Bandicoot e potrei stare qui a citarne molti altri. Grazie ad essi il genere ancora oggi vanta di numerosi titoli, alcuni di stampo originali, altri invece che sono un tributo ai classici di un tempo, un ritorno alle origini, a volte per il comparto grafico, altre invece per le meccaniche. Chi ha avuto modo di vivere le passate generazioni di console, non potrà fare a meno di amare lo stile pixelart, anche se non basta ciò a conqusitare i veterani, per tale motivo spesso si spunta alle meccaniche, quasi a voler fare un salto indietro nel tempo, nei gloriosi anni in cui i platform menzionati la facevano da padrone. Con tale premessa quest’oggi voglio condividere con voi la Recensione di Clive ‘N’ Wrench, che ho avuto modo di giocare su Steam Deck. Nel gioco vestite i panni di un coniglio, accompagnato nel corso dell’avventura da una scimmia sulla spalla, il duo dovrà attraversare tempo e spazio per sventare i piani del malvagio Dr Daucus, servendosi di un frigorifero anni 50.

I progetti per i viaggi nel tempo sono finiti nelle mani sbagliate, servendosi di essi il Dr Daucus ha creato uno squarcio temporeale che gli consente di viaggiare tra le epoche, modificando il futuro. Nei panni di Clive dovrete aiutare la cugina Nancy a recuperare il maltolto e porre fine all’intento diabolico del folle scienziato.Viaggerete in 11 differenti mondi, allo scopo di rintracciare il dottore e recuperare delle antiche pietre. Dall’Antico Egitto all’era glaciale, da epoche più moderne allo spaizo aperto.Clive ‘N’ Wrech è un platform in tutto e per tutto, e non lo nasconde fin dai primi minuti, un richiamo ai titoli del passato. Clive è atletico ed esperto di parkour, mentre Wrench dispone di abilità utili per superare gli ostacoli lungo il cammino, il duo dovrà co-operare come avveniva all’epoca con Banjo & Kazooie, il tutto rappresentato da uno stile grafico in 3D, con scenari diversificati tra di loro e popolati di arredi e nemici, ambientati in varie epoche storiche. Come ogni platform che si rispetti non mancano all’appello oggetti da collezionare in ciascun livello, dagli orologi da polso a chiavi e pietre antiche.

Servendovi della scimmia potrete svolazzare in giro per gli scenari, con le agilità di Clive sfrecciare, saltare e arrampicarvi. A seconda dello scenario visitato potrete personalizzare l’aspetto del protagonista con completi a tema, dal cowboy del vecchio west, al soldato dell’impero romano, passando per il cavaliere nel medioevo e il vampiro nella transilvania. Seppure i mondi siano in 3D a volte avrete a che fare con delle sezioni 2D, esplorando gli scenari in lungo e in largo in cerca non solo di collezionabili ma anche attività da svolgere, consultabili tramite un’apposita lista su un taccuino. Nel corso dell’avventura farete la conoscenza di diversi personaggi, vi troverete di fronte ad enigmi ambientali ed ovviamente nemici di ogni sorta da sconfiggere. Tramite l’hud potrete tenere traccia della barra vitale, il numero di chiavi disponibili, gli orologi raccolti e tutti gli altri elementi richiesti dalle attività supplementari nelle quali deciderete di cimentarvi. Non mancano all’appello boss da sconfiggere in ciascuna epoca, tirapiedi del dottore, pronti a porre fine alla vostra avventura.

L’idea di fondo non è affatto male, è un richiamo ai platform dell’epoca, tuttavia presenta alcune problematiche non di poco conto, dall’impossibilità di modificare la sensibilità della camera, ad animazioni datate, tuttavia lo sforzo di proporre un platform vecchia scuola è indubbiamente da elogiare, specie se giocato su Steam Deck. E’ un bene ma non benissimo, un titolo che sa divertire e intrattenere ma che è ben lontano dall’essere memorabile.

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