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Chernobylite: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

In sviluppo da diversi anni e rilasciato inizialmente come Accesso Anticipato su PC, solo di recente è giunto nella sua versione finale e completa anche su Xbox e PlayStation, con questa premessa oggi voglio condividere con voi la Recensione di Chernobylite. Nel gioco vestite i panni di un certo Igor, un fisico ex-dipendente della centrale nuclerare di Chenobyl, il quale ritorna a Pripyat per indagare sulla scomparsa della fidanzata avvenuta 30 anni prima, ritrovandosi ad affrontare non solo forze militari ma anche creature soprannaturali ed un ambiente reso ostile dal disastroso evento che ha segnato la cittadina, rendendo l’aria contaminata dalle radiazioni.

Chernobylite fonde differenti generi tra loro, al fine di attirare l’attenzione sia degli appassionati di Survival che giochi di ruolo o Horror, presentando una fedele riproduzione di Chernobyl in ogni suo aspetto. La storia si apre come un gioco d’avventura con elementi Horror, nel quale il protagonista giunge nella città a bordo di un treno, ritrovandosi completamente da solo e affetto da alcune allucinazioni che lo portano a vedere la sua amata a distanza di 30 anni. Dopo aver portato a termine la prima missione, Chernobylite assume un’aspetto differente, passando da un normale gioco singolo incentrato sulla storia ad un GDR Survival.

Avrete una base a disposizione che potrete espandere non solo in attrezzature ma anche personale, costruendo banchi da lavoro ed altri utensili con i materiali raccolti durante le esplorazioni, portando al suo interno i personaggi incontrati nel corso delle missioni, provvedendo ai loro bisogni. Come ogni Survival che si rispetti non mancano all’appello fame, sete, malattie ed altri fattori dei quali dovrete preoccuparvi, non solo per il vostro personaggio ma anche per i membri della squadra. Il gioco è strutturato in tante missioni ed attività secondarie, da portare a termine per procurarvi il necessario per mettere in atto il piano che vi condurrà a raggiungere la centrale nuclerare dove tutto ha avuto inizio e dove ad attendervi vi è la fidanzata scomparsa in circostanze misteriose.

Le missioni o attività sono per lo più sempre le stesse, recuperare munizioni, medicinali ed altri materiali utili oppure sabotare i piani dei militari, con la massima libertà di esplorazione degli scenari. Tramite un’apposito strumento potrete vedere non solo il livello di radiazione nell’aria ma anche scansionare gli ambienti in cerca di materiali vari, munizioni, medikit ed ogni altro utensile utile per la vostra sopravvivenza. Durante lo svolgimento delle missioni dovrete vedervela con nemici di ogni sorta, eliminabili con le armi da fuoco a disposizione o in modalità stealth, facendo affidamento sul coltello per non attirare attenzioni indesiderate. Dopo aver portato a termine l’incarico spetterà a voi decidere se continuare a perlustrare la zona in cerca di qualcosa che possa tornarvi utile o se fare rientro alla base, presso la quale riposarvi, craftare, accettare nuovi incarichi e potenziarvi, sbloccando nuove abilità per voi e la vostra squadra.

In Chernobylite le missioni da completare sono davvero numerose, seppur secondarie, potrete decidere di scendere personalmente sul campo o affidarle ai compagni di squadra, i quali al loro rientro vi faranno rapporto, offrendovi la possibilità di spartire il malloppo, decidendo in che modo distribuire le razioni di cibo. In gioco i vostri compagni di squadra possono morire, naturalmente lo stesso avviene per il protagonista, dunque dovrete assicurarvi di curarvi dalle malattie o dalle lesioni, mangiare, bere ed avere sempre l’arma carica pronta a sparare. Personalmente non sono amante dei Survival però ho trovato Chernobylite davvero molto interessante, dato che permette di selezionare la difficoltà per differenti aspetti, dal combattimento alla stessa sopravvivenza, potrete decidere in poche parole se dedicarvi alla storia ed esplorazione senza preoccuparvi troppo di gestire la squadra.

Il tutto viene semplificato per rendervi la vita facile, senza contare la presenza della modalità libera, nella quale potrete esplorare i generosi scenari senza alcun tipo di pressione. Raccogliendo materiali avrete modo di creare nuovi dispositivi, armi, trappole e modificare l’equipaggiamento in dotazione, decidere quali offrire ai vostri compagni di viaggio, pianificare le giornate nel minimo dettaglio, tenendo presente che il clima in Chernobylite muta di continuo. Certo, il gioco ha una storia principale da seguire e la quale vi condurrà ai titoli di coda, ma questa viene arricchita da una lunga serie di attività secondarie e missioni indispensabili sia per procurarvi il necessario per accedere alla centrale che per la vostra sopravvivenza, avere a disposizione una squadra vi tornerà utile piuttosto che agire in solitaria. Come anticipato dunque Chernobylite non è il classico sparautto per giocatore singolo in cui dovrete svolgere missioni per assistere al finale ma è un titolo che combina differenti generi tra loro e lo fa in modo tale da non apparire forzato e fuori luogo.

Sul fronte tecnico ho giocato Chernobylite su un PC con processore i9 9900K, scheda video NVIDIA GeForce RTX 2080 Super, 16 GB di RAM e sistema operativo Windows 11, con un Gameplay fluido, con qualche calo di frame rate durante le cutscene e tempi di caricamento leggermente lunghi, nulla in grado di rovinare l’esperienza di gioco. Graficamente parlando il titolo appare decisamente accattivante, gli ambienti sono curati nel dettaglio, suggestivi e surreali, a volte trascorrerete del tempo ad ammirare il paesaggio o ogni dettaglio durante la visita di abitazioni abbandonate, con doppiaggio in inglese e russo, supportato dai sottotitoli in italiano. Complessivamente Chernobylite è un’esperienza che vi consiglio di giocare, sia per una trama originale quanto coinvolgente ed un’ambientazione accattivante, che per una generosa presenza di contenuti, nonostante come anticipato le missioni o attività secondarie siano inevitabilmente ripetitive.

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