Negli ultimi giorni, il mondo dei fan di Bloodborne ha assistito a una serie di azioni legali che hanno colpito diversi progetti realizzati dalla community. Dopo che la famosa mod Bloodborne 60fps di Lance McDonald è stata soggetta a una richiesta di rimozione DMCA da parte di Sony Interactive Entertainment, anche il Bloodborne PSX Demake è stato coinvolto in un’azione simile.
Lance McDonald, noto modder e autore della patch che permette a Bloodborne di girare a 60fps su PlayStation 4, ha annunciato di aver ricevuto una notifica di rimozione da parte di Sony, che gli ha chiesto di eliminare i link alla sua mod. Questa richiesta arriva ben quattro anni dopo il rilascio della patch, sollevando interrogativi sulla tempistica e sulle motivazioni dietro l’azione legale.
Poco dopo, anche Lilith Walther, creatrice del Bloodborne PSX Demake e di Nightmare Kart (precedentemente noto come Bloodborne Kart), ha segnalato su Twitter che un video del suo progetto è stato colpito da un reclamo per violazione del copyright da parte della società MarkScan Enforcement. Questa compagnia, come sottolineato da McDonald, è stata ingaggiata da Sony per far rispettare i diritti d’autore del colosso giapponese.
Le azioni aggressive di Sony contro i fan project sollevano diversi dubbi tra gli appassionati. Bloodborne è considerato uno dei più grandi misteri dell’industria videoludica: uscito nel 2015 su PlayStation 4 con un grande successo di critica e pubblico, non ha mai ricevuto aggiornamenti ufficiali per il supporto ai 60fps, né un’edizione rimasterizzata o un sequel.
Di recente, l’attenzione su Bloodborne è tornata a crescere grazie ai progressi degli emulatori PS4, che hanno permesso ai giocatori su PC di eseguire il titolo a 60fps. Digital Foundry ha pubblicato un video che mostra le potenzialità di ShadPS4, un emulatore che ora consente di giocare Bloodborne dall’inizio alla fine a un frame rate migliorato. Questo potrebbe aver spinto Sony a intensificare le azioni legali per mantenere il controllo sulla sua IP.
Lance McDonald ha avanzato una teoria, scherzosamente definita “copium theory”, secondo cui Sony potrebbe stare preparando un remake ufficiale di Bloodborne con supporto ai 60fps. Secondo lui, la rimozione della sua mod e del video sul Bloodborne PSX Demake servirebbe a evitare che i risultati di ricerca su Google interferiscano con un eventuale annuncio ufficiale.
McDonald ipotizza che Sony potrebbe voler registrare marchi come “Bloodborne 60fps” o “Bloodborne Remake” e che, per farlo, debba prima rimuovere i contenuti realizzati dai fan.
Nonostante le azioni legali, Sony non ha dato alcun segnale concreto di voler riportare Bloodborne in vita. Shuhei Yoshida, ex dirigente PlayStation, ha recentemente dichiarato in un’intervista che Bloodborne è uno dei giochi più richiesti dai fan per un aggiornamento o un remaster, ma che la mancanza di novità potrebbe essere legata alla volontà di Hidetaka Miyazaki, creatore del gioco.
Secondo Yoshida, Miyazaki amerebbe talmente tanto il suo capolavoro da non voler affidare un remake a nessun altro studio. Tuttavia, lo stesso Miyazaki ha ammesso in passato che Bloodborne beneficerebbe di una versione su hardware più moderno.
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