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Blacksad Under the Skin: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Quando si parla di adattamenti da fumetti a videogiochi, l’aspettativa è sempre alta, specialmente quando si tratta di opere di culto come “Blacksad“. Creato da Juan Díaz Canales e Juanjo Guarnido, “Blacksad” è un capolavoro noir ambientato in un’America anni ’50 popolata da animali antropomorfi. “Blacksad: Under the Skin“, sviluppato da Pendulo Studios e Microids, cerca di catturare l’essenza di questa serie iconica, ma riesce solo in parte a rendere giustizia al materiale originale.

La storia di “Blacksad: Under the Skin” si svolge dopo gli eventi del secondo volume del fumetto, “Arctic Nation“. Il gioco inizia con un rinoceronte che fa irruzione nell’ufficio del nostro detective privato, John Blacksad, mettendolo subito alla prova. Dopo questo turbolento incontro, Blacksad viene coinvolto nel caso di un allenatore di boxe apparentemente suicida e di un pugile scomparso. Questo è solo l’inizio di una trama intricata che mescola vendette, amori segreti e loschi traffici.

Il punto forte del gioco è senza dubbio la trama. Gli sviluppatori hanno creato una storia avvincente, ricca di colpi di scena e personaggi ben caratterizzati. La colonna sonora jazz, sebbene un po’ ripetitiva, contribuisce a creare un’atmosfera perfettamente in linea con il genere noir. Tuttavia, il gameplay di “Blacksad: Under the Skin” lascia molto a desiderare. Seguendo l’approccio delle avventure grafiche moderne, il gioco alterna fasi esplorative e investigative a sezioni più dinamiche con QTE (Quick Time Events) e dialoghi a scelta multipla. Purtroppo, queste meccaniche non sempre funzionano come dovrebbero. Spesso il ritmo del gioco viene interrotto da sezioni poco convincenti e obiettivi non chiari, costringendo il giocatore a procedere a tentoni.

Il sistema di deduzioni, sebbene interessante in teoria, è troppo guidato e lento, rendendo difficile sentirsi veramente coinvolti nelle indagini. Inoltre, i controlli sono imprecisi e la gestione della telecamera può risultare frustrante, specialmente durante le sezioni investigative. Uno dei maggiori problemi del gioco sono i bug e i glitch tecnici. Durante la mia esperienza di gioco, ho riscontrato vari problemi, tra cui sottotitoli e audio che scomparivano, oggetti con cui non potevo più interagire, muri invisibili e crash del gioco che mi hanno costretto a ripetere intere sezioni. Anche dopo la patch del Day One, molti di questi problemi persistono, compromettendo seriamente l’esperienza di gioco.

Il gameplay di “Blacksad: Under the Skin” si sviluppa seguendo le tradizionali meccaniche delle avventure grafiche moderne, cercando di combinare elementi di esplorazione, investigazione e narrazione interattiva. L’esplorazione è un elemento chiave del gioco. I giocatori controllano il protagonista, John Blacksad, muovendosi attraverso vari ambienti ben dettagliati che riproducono l’atmosfera noir dell’America anni ’50. Ogni scena è ricca di dettagli e oggetti con cui interagire, e il gioco incoraggia l’esplorazione approfondita per raccogliere indizi e informazioni utili per l’investigazione.

L’investigazione è forse l’aspetto più centrale del gameplay. Blacksad deve raccogliere prove, parlare con i testimoni e mettere insieme i pezzi del puzzle. Il gioco utilizza un sistema di deduzioni che permette ai giocatori di collegare indizi e fare ipotesi sul caso. Questo sistema, però, risulta a volte troppo guidato e poco intuitivo, rendendo difficile sentirsi davvero coinvolti nel processo investigativo. I dialoghi a scelta multipla sono un altro elemento fondamentale. Le conversazioni con i personaggi non giocanti (NPC) possono influenzare l’andamento della storia e il destino di alcuni personaggi. Tuttavia, spesso le scelte non sembrano avere un impatto significativo sulla trama principale, riducendo il senso di agency del giocatore. Nonostante ciò, le interazioni sono ben scritte e contribuiscono a caratterizzare in modo approfondito i personaggi.

Il gioco include anche sezioni con Quick Time Events, che richiedono al giocatore di premere rapidamente una serie di tasti per completare azioni specifiche. Questi QTE sono utilizzati principalmente durante le scene d’azione e inseguimenti. Anche se possono aggiungere tensione, spesso risultano poco fluidi e possono spezzare il ritmo del gioco. Un altro aspetto critico del gameplay sono i controlli e la gestione della telecamera. I controlli sono spesso imprecisi, rendendo difficile muovere Blacksad con precisione. La telecamera, che a volte ha angoli fissi, può risultare frustrante, soprattutto durante le sezioni investigative in cui è necessario esaminare attentamente l’ambiente.

Uno dei maggiori punti deboli del gameplay sono i numerosi bug e glitch. Durante le sessioni di gioco, i giocatori possono incontrare problemi come sottotitoli e audio che scompaiono, oggetti con cui non si può interagire e crash del gioco. Questi problemi tecnici interrompono l’immersione e possono rendere frustrante il proseguimento della storia. Il gameplay di “Blacksad: Under the Skin” presenta alcune idee interessanti e meccaniche che potrebbero potenzialmente creare un’esperienza avvincente. Tuttavia, l’esecuzione risulta spesso carente, con problemi tecnici e meccaniche non completamente sviluppate che limitano l’esperienza di gioco. Mentre l’atmosfera e la narrativa possono attrarre i fan del fumetto, il gameplay potrebbe non soddisfare chi cerca un’avventura grafica fluida e ben realizzata.

Visivamente, “Blacksad: Under the Skin” fa un buon lavoro nel rendere giustizia ai disegni di Guarnido. I personaggi e gli ambienti sono ben realizzati, anche se le animazioni a volte appaiono rigide e poco naturali. Nonostante qualche problema di messa a fuoco e stuttering, l’atmosfera noir del gioco è ben trasmessa attraverso il design visivo. “Blacksad: Under the Skin” è un titolo che riesce a catturare l’essenza del fumetto originale solo parzialmente. Mentre la trama e l’atmosfera sono decisamente i punti forti del gioco, il gameplay impreciso e i numerosi problemi tecnici ne limitano l’appeal.

Per i fan di “Blacksad“, potrebbe comunque valere la pena di dare un’occhiata, se non altro per godersi la storia e l’ambientazione. Tuttavia, chi cerca un’esperienza di gioco fluida e ben realizzata potrebbe rimanere deluso. “Blacksad: Under the Skin” è un’avventura con un grande potenziale narrativo, ma che purtroppo viene ostacolata da un gameplay poco rifinito e da numerosi problemi tecnici. Con una maggiore attenzione ai dettagli e una migliore ottimizzazione, avrebbe potuto essere un tributo eccellente al fumetto originale. Così com’è, resta un’esperienza consigliabile solo ai fan più devoti della serie.

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