La serie Call of Duty continua a dominare il mercato videoludico, vendendo milioni di copie ogni anno e generando profitti ancora maggiori grazie a microtransazioni e acquisti in-game. Tuttavia, negli ultimi tempi, una novità ha sollevato un acceso dibattito all’interno della comunità di giocatori: l’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa per la creazione di asset di gioco.
Il sospetto che Activision Blizzard stesse utilizzando l’IA generativa nella realizzazione di Call of Duty è nato quando alcuni giocatori hanno notato artwork anomali, come zombie con sei dita. Ora, il colosso del gaming ha ufficialmente confermato la cosa. Come riportato da Charlie Intel su X (ex Twitter), la pagina del prodotto Call of Duty: Black Ops 6 su Steam include un’avvertenza che recita: “Il nostro team utilizza strumenti di IA generativa per aiutare a sviluppare alcuni asset di gioco.”
Sebbene la dichiarazione non fornisca dettagli specifici su come venga impiegata l’IA, si ritiene che sia stata utilizzata per creare alcune Calling Cards e altri elementi cosmetici sbloccabili nel gioco. La questione diventa ancora più controversa considerando che molti di questi contenuti sono venduti come parte dei pacchetti Operator Bundles, acquistabili con denaro reale.
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