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Astro Bot: Il director di Days Gone attacca Bend Studio per l’omaggio al gioco con Deacon

Recentemente, John Garvin, il game director dietro Days Gone, ha espresso apertamente il suo disappunto nei confronti di Bend Studio per aver utilizzato il personaggio di Deacon St. John in un omaggio al gioco Astro Bot. Attraverso un tweet infuocato, Garvin ha criticato lo studio per aver, a suo avviso, svalutato il protagonista di Days Gone, riducendolo a semplice materiale promozionale per altri titoli.

“È davvero triste vedere Deacon ridotto a promuovere altri giochi”, ha scritto Garvin, non nascondendo la sua amarezza. L’ironia non è mancata, con l’aggiunta di un sarcastico: “Ben fatto, Bend Studio! Che gran bel modo per tutelare la vostra storia!”. Le sue parole riflettono il sentimento di un autore che percepisce un tradimento della narrazione e del mondo che ha contribuito a creare.

Garvin non è rimasto in silenzio neanche quando gli è stato suggerito di moderare i toni nei confronti dello studio, accusandolo di essere troppo duro. Con fermezza, ha ribattuto: “Cioè, devo vedere il mio personaggio ridotto a un cartone animato per promuovere un piccolo gioco e sarei io quello cattivo?”. In questa affermazione, Garvin sottolinea come la sua frustrazione non sia semplicemente legata all’utilizzo del personaggio, ma a ciò che rappresenta.

La reazione di Garvin, per quanto possa sembrare esagerata, trova radici profonde nella storia travagliata del franchise. Days Gone, al momento della sua uscita, è stato accolto con recensioni contrastanti, nonostante una base di fan appassionati e vendite complessivamente buone. La decisione di Sony di non dare il via libera a un sequel, in gran parte a causa dei punteggi mediocri su Metacritic, ha lasciato un segno indelebile su Garvin, che non ha mai nascosto il suo disappunto per la cancellazione di Days Gone 2.

In questo contesto, l’omaggio ad Astro Bot assume un significato ancora più profondo per il game director. Vedere Deacon, un personaggio che rappresenta anni di lavoro e dedizione, utilizzato per un gioco che Garvin ha descritto come “piccolo”, è stato percepito come un affronto alla sua visione artistica e alla potenziale crescita del franchise.

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