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Assassin’s Creed Valhalla L’Alba del Ragnarok: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Dopo avervi parlato di Assassin’s Creed Valhalla, quest’oggi voglio condividere con voi la Recensione dell’Alba del Ragnarok, la nuova e corposa espansione per il capitolo più generosamente supportato della serie da Ubisoft, il quale continua ad offrire ai giocatori contenuti aggiuntivi. Nella nuova espansione avrete a che fare con un Odino più iracondo e vendicativo, con la possibilità di esplorare le lande di Svartalfheim, patria dei maestri fabbri e regno delle divinità norrene, con oltre 25 ore di gioco, tra missioni principali legate alla trama e numerose attività secondarie. Dopo circa 15 ore e tre atti, vi renderete conto di essere appena a metà dell’opera, il che dimostra di come non si tratti di una semplice espansione ma potreste considerarlo un titolo a se stante, vista la natura generosa delle attività a disposizione, oltre nuovi scenari da esplorare. La campagna vi porterà a recuperare un oggetto o trarre in salvo un potenziale alleato, con qualche boss fight a spezzare la ripetitività, assenti invece gli obiettivi stealth e le missioni di infiltrazione viste nel gioco base.

L’Alba del Ragnarok fa ancora più leva sulla componente ruolistica del titolo, portando il giocatore ad un potenziamento sfrenato delle abilità ed equipaggiamenti a disposizione, con la possibilità di sbloccare un nuovo slot per le rune, indispensabile per migliorare le statistiche del personaggio. Ciò che è stato in Valhalla viene reso ancora più evidente e curato nel DLC, assumendo l’aspetto di un action RPG in tutto e per tutto, sacrificando alcuni degli elementi visti nel gioco base per stravolgere il franchise. Lo scopo principale è quello di collezionare rifugi nanici, seguendo indizi disseminati in mappa al fine di raggiungere il covo e proseguire con il racconto. Le attività opzionali sono disseminate per tutta Svartalfheim, con una progressione del mondo guidata mediante la storia. Nessuna delle regioni è facoltativa, al termine dell’avventura avrete visto tutto quello che c’èra da vedere. Gli scenari non sono fortunatamente spogli come accade in alcune espansioni, essendo la storia la parte principale.

Nel corso dell’avventura vi imbatterete in numerosi forzieri da aprire, contratti collaterali, sbloccabili come armature ed armi oltre nuove abilità. Tra le novità menziono la presenza di un bracciale in grado di assorbire il potere dei nemici e utilizzarlo a proprio vantaggio, con la possibilità naturalmente di potenziarlo con la Silice, materiale grezzo che può essere reperito durante le razzie e non solo. Grazie ai poteri in dotazione potrete trasformarvi in corvo sia per raggiungere luoghi sopraelevati che aggiungere un pò di stealth all’intera esperienza. Naturalmente non è l’unico potere disponibile, potrete anche trasformarvi in una creatura delle fiamme per attraversare distese di lava oppure ricorrere ai talenti legati al ghiaccio per assumere le sembianze di un demone jotun, senza contare la presenza del teletrasporto per accedere ad aree normalmente inaccessibili, manipolare il ghiaccio o immobilizzare i nemici. Se avete portato a termine il gioco base e le espansioni antecedenti all’Alba del Ragnarok vi renderete conto di come Ubisoft in quest’ultima ha osato più del dovuto e lo ha fatto nel migliore dei modi, non soffermandosi solo su una storia inedita che approfondisca il tema principale di Valhalla o sull’esplorazione in sè, ma anche su meccaniche che rendono il titolo quanto più ruolistico possibile.

Come anticipato se fosse stato lanciato nelle vesti di uno spinoff, come accaduto con alcuni capitoli in passato, avrebbe ottenuto la stessa attenzione rispetto al lancio come espansione di Valhalla, considerando che ha tutte le carte in regola per essere indipendente. L’alba del Ragnarok è generosamente longevo, ricco di attività e collezionabili, sbloccabili e meccaniche che aggiungeranno quel tocco in più, il tutto sviluppato con un comparto grafico che cura maggiormente i dettagli, garantendo un framerate stabile ed una caratterizzazione dei personaggi il cui doppiaggio riesce a conferire agli stessi il giusto carisma. In termini di sfida l’espansione garantisce ore e ore di divertimento,data sopratutto dalla presenza di poteri ed abilità inedite per il protagonista, le quali vengono per lo più utilizzate per risolvere enigmi ambientali o spostarsi da un luogo all’altro. La diversificazione degli scenari è da elogiare, così come il generoso mondo da esplorare, seppure naturalmente non sia paragonabile a quello del gioco base, essendo un’espansione.

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