Annunciato durante l’ultimo State of Play e rilasciato fin da subito su PS5 e PC (Epic Games Store) in Accesso Anticipato, quest’oggi voglio condividere con voi la Recensione di Arcadegeddon, uno sparatutto in terza persona co-op con elementi ruolistici, che a distanza di tempo è giunto nella sua versione completa e finale, seppur soggetta a continui aggiornamenti.
La storia ruota attorno a Gilly, il proprietario di una sala giochi locale che cerca di salvare la sua attività creando un super gioco, contaminato da una perfida multinazionale con un virus. L’ultima sala giochi della città è in pericolo, spetterà a voi salvarla. Anche se punta tutto sul PvE non manca all’appello anche il PvP per mettere alla prova le proprie abilità contro avversari online. Il gioco si apre con la creazione del personaggio, dalla scelta del volto al tipo di pelle, capigliatura ed altri pochi accorgimenti.
Dopo aver completato l’editor del protagonista, vi ritroverete di fronte un Tutorial forzato quanto necessario per apprendere tutte le meccaniche di gioco, dal cambio di armi a scivolate, salti e come approcciarsi contro i nemici. La difficoltà incrementa gradualmente, con l’avanzare dei livelli i nemici diventano più numerosi e ostici da sconfiggere, con la possibilità di fare ritorno in qualsiasi momento alla base, per spendere la valuta ottenuta per l’acquisto di armi e potenziamenti o lo sblocco di abilità con i punti esperienza ottenuti livellando.
Presso l’Hub potrete dialogare con i personaggi presenti, accettando nuovi incarichi da portare a termine durante lo svolgimento dei dungeon, sfide per lo più che vi ricompenseranno con monete ed esperienza, come ad esempio l’eliminazione di un certo numero di nemici. Le armi possono essere acquistate non solo presso l’Hub ma anche all’interno delle stesse missioni, una volta raggiunto il checkpoint, impugnando anche quelle che troverete a terra o nei forzieri, l’energia invece può essere ricaricata spendendo la valuta mediante una sorta di distributori. Perdere la vita vi riporterà all’HUB, indipendentemente dal livello raggiunto nel dungeon,con la possibilità di resuscitare con l’aiuto di un compagno di squadra o appositi oggetti.
Ogni squadra può essere composta da 4 giocatori, con la possibilità di esplorare scenari con biomi unici, popolati da nemici e boss differenti. Nel corso delle missioni non dovrete limitarvi solo ad eliminare tutti i nemici incontrati ma anche a difondere dei punti in stile re della collina, distruggere specifici elementi presenti nello scenario ed altre attività pensate per diversificare i dungeon tra loro oltre in ambientazione. Arcadegeddon è bello da vedere quanto divertente da giocare, attualmente sprovvisto di Pass, personalizzazioni e contenuti rilevanti, essendo ancora in fase di sviluppo. Le premesse sono tante, resta da vedere come verrà aggiornato nel corso del tempo.
Un’esperienza che si posiziona sul mercato in un periodo in cui i Battle Royale la fanno da padrone, offrendo un Gameplay co-operativo in grado di intrattenervi per diverse ore. Il titolo supporta la lingua italiana nei testi, quando si interagisce con venditori e personaggi vari nell’hub. E se il comparto grafico e il gameplay sono interessanti, lo è ancor di più la colonna sonora, ritmata e che si sposa alla perfezione con i ritmi di gioco.
La diversificazione delle armi alimenta la curiosità dei giocatori nel provarle tutte, da una sorta di rampino in grado di far esplodere i nemici a lanciarazzi, pistole, mitragliette, fucili, mazze da baseball e molti altri strumenti per eliminare la minaccia. Personalmente mi sono divertito molto su PS5, piattaforma nella quale è presente sia il supporto del feedback aptico che i grilletti adattivi del Dual Sense.
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